19-06-2014 - La Repubblica - CARLO MORETTI |
AZNAVOUR: “ANDRÒ A MOSCA A CANTARE IL BRANO SUI GAY” |
Putin sbaglia: non si può condannare una popolazione. E le canzoni aiutano a combattere i tabu |
L’ARTISTA/IL 1° LUGLIO IN CONCERTO A ROMA ROMA - Ha appena compiuto novant’anni ma ha ancora l’entusiasmo di un ragazzino. Charles Aznavour è in questi giorni a Roma per presentare il suo concerto del primo luglio al Centrale del Tennis, primo appuntamento della rassegna “Centrale Live”. Nell’occasione il cantante e ambasciatore armeno in Svizzera parla della sua attività di musicista, della sua passione per la politica, del suo impegno per i diritti umani: «Continuo a cantare e a scrivere canzoni perché per me andare in pensione significherebbe imboccare la porta verso la morte» chiarisce subito ironico, «io però non ne ho ancora nessuna voglia». Dopo Roma lo attende un concerto a Mosca e per chi come lui ha scritto un brano come Comme ils disent sul tema dell’omosessualità, la domanda sorge spontanea: la canterà o la eviterà nel paese guidato da Vladimir Putin, che 42 anni dopo l’uscita di quella canzone continua a discriminare i gay? «La posizione di Putin è sbagliata», dice Aznavour, «non si può condannare una popolazione intera. Certo che canterò quella canzone, o almeno questa è la mia intenzione. Però devo anche dire che se mi inviteranno esplicitamente ad evitarla, allora ci penserò: sono l’ambasciatore di uno stato vicino che viene aiutato dalla Russia, non vorrei creare problemi. Ci penserò all’ultimo momento ma forse si dimenticheranno di chiedermelo». Dire tutto, non avere limiti né tabu: è sempre stata questa la stella polare nella carriera di Aznavour: «Bisogna sempre raccontare al pubblico la verità, ma sempre evitando le volgarità che uccidono ciò che è poetico e vero. Bisogna parlare di tutto anche rischiando di non piacere al pubblico, che ha bisogno di tempo per abituarsi». Cosa pensa della richiesta della Turchia di entrare nella UE, giusto accettare? «Da armeno dico innanzitutto che io non sono un nemico della Turchia. È vero che il premier Erdogan ha presentato le scuse ma queste non bastano, vogliamo parole vere. L’Ue dovrebbe aspettare atti concreti prima di autorizzare l’ingresso della Turchia in Europa». |
↧
Omofobia. Il grande Aznavour sfida Putin
↧