Roma, giugno 2013
nell'ambito di “GENDEROTICA 2013 contaminazioni di arte queer”
festival internazionale a cura di Eyes Wild Drag
SCADENZA 28 FEBBRAIO
DEADLINE 28 FEBRUARY
ENGLISH TEXT BELOW
Fem è un termine usato da molte persone queer che identificano se stesse come 'femminili'. Definire in maniera univoca chi sia Fem o Femme (secondo la grafia anglosassone) o cosa si debba intendere con questo termine non è semplice poiché il suo significato si presta a diverse interpretazioni. Ancora più importante, esso è compreso, percepito, espresso, usato in modi estremamente differenti, sia dalle persone che vi si identificano sia nella letteratura internazionale.
La sua accezione può cambiare anche in virtù del rilievo dato all'intersezione di altri elementi che vanno a comporre la propria identità, quali la 'classe', la 'razza' o anche la 'taglia' del proprio corpo. Per questa ragione, ogni comunità ed ogni singola persona, ogni donna lesbica, trans o genderqueer può essere portatrice di elementi nuovi e soggettivi per ri-definirsi in quanto Fem, in maniera eterogenea e fluida pur restando fortemente connessa ad una combinazione di identità queer con una presentazione di sé spiccatamene 'al femminile'.
Ma se la femminilità e i valori che ad essa sono attribuiti dal senso comune, dalla concezione di come una donna femminile 'dovrebbe essere' e cosa dovrebbe rappresentare, sono costruzioni sociali che dipendono da uno sguardo e un potere maschili, le Fem capovolgono gli stereotipi giocando magistralmente con essi e sovvertono categorie e definizioni, usandole al di fuori della loro accezione nella cultura dominante.
Per questo motivo, Fem è anche un concetto caratterizzato da un forte impegno politico. Essa si manifesta in tutto il mondo attraverso l’arte, l’organizzazione politica, l’impegno accademico, la moda, le pubblicazioni, per combattere l’invisibilità e la rappresentazione negativa (legata alla concezione mainstream della femminilità) che le viene spesso assegnata. Dalla Germania agli Stati Uniti, dal Canada all’Australia, nascono movimenti, festival, eventi e conferenze per creare una comunità forte e attivista e per combattere marginalizzazione e delegittimazione di cui le fem soffrono spesso anche nella stessa comunità lgbtqi.
Partendo da questi presupposti, la prima Fem Conference italiana si pone come obiettivo lo sviluppo della riflessione sull'identità Fem, sul suo rapporto con la teoria queer, sulle sue forme di espressione, sulle sue battaglie, sulle forme di resistenza e di contrattacco all'eteronorma e alla femminilità normativa, vincolante e ingabbiante.
Benché artiste e performer siano attive in tutto il mondo per la diffusione di una cultura Fem sovversiva e militante, il fenomeno è ancora poco conosciuto in Italia. Inserendosi nella tradizione delle Fem conference internazionali (www.femme2012.com, www.femmeguild.com), la prima fem conference italiana vuole promuovere il confronto, le testimonianze, la diffusione di esperienze e di punti di vista diversi, intergenerazionali, su un tema ancora poco esplorato. Vuole così contribuire a dare visibilità a soggetti Fem che acquistano un'importanza cruciale nella lotta contro le categorizzazioni, le dicotomie e i generi assegnati.
In Italia la cultura Fem è poco o per niente rappresentata e la storia delle sue protagoniste poco conosciuta e difficilmente visibile. Ci proponiamo quindi di creare un momento di incontro che possa essere una piattaforma di scambio per la creazione di nuove reti e il punto di partenza per una migliore conoscenza di una cultura fem attiva e creatrice.
Invitiamo tutte le persone interessate, attiviste, militanti, studiose, individui, coloro che si riconoscono in una cultura fem o che si definiscono come tali, a portare il proprio contributo alla riflessione, sotto forma di testimonianze o di risultati di ricerche.
CALL FOR ABSTRACTS
Femme is a term used by many in the queer community who identify as “feminine.” Defining unequivocally who is femme (or fem in Italian usage) or what it means exactly is not an easy matter, given that it can be – and is – always interpreted differently. More importantly, femme is perceived, expressed and used in a wide variety of ways, both by people who identify as femme and in literature across the globe.
The meanings and interpretations of femme also morph with respect to the intersections of other identities, such as the “class,” “race” and “size” of the femme body. For this reason, every community and every individual, every lesbian, trans or genderqueer person, can be a vehicle for new and subjective redefinitions of a femme identity, that in their fluid and heterogeneous ways remain strongly connected to a queer identity while presenting themselves as distinctly “feminine.”
But if femininity and the values associated with femininity – how a feminine woman “should be” and what she should represent – are social constructs that depend on the power of the male gaze, femmes also upset the stereotypes by masterfully playing with them, subverting categories and definitions by using them outside of their socially accepted norms in the dominant culture.
Femme is also a concept with a strong political imperative. It is manifested all around the world through art, political organizing, academic disciplines, fashion and media in order to counter its invisibility and the negative connotations often assigned to it (tied to mainstream culture’s view of femininity). From Germany to the U.S., from Canada to Australia, movements are born, festivals, events and conferences that create a strong activist community to resist the marginalization that femmes often experience, even within LGBTQI communities.
Given these assumptions, the first Italian Femme Conference aims to develop deeper reflections on the femme identity, its relationship to queer theory, its many modes of expression, its battles and resistances to heteronormativity and normative femininity, which are, to say the least, restrictive and confining. Although artists and performers all over the world are actively spreading and developing subversive femme culture, here in Italy the phenomenon is still relatively new. Joining the traditions of international Femme conferences (www.femme2012.comand www.femmeguild.com), the first femme conference in Italy hopes to promote the interactions, testimonies and dissemination of diverse and intergenerational points of view on a subject that has yet to be deepened and expanded upon in Italy. In this way, we hope to contribute to increased visibility of femme identities in the overall struggle to resist categories, dichotomies and assigned genders.
In Italy, femme culture has little to no representation, and femme history is kept silent and largely invisible. We propose to create dialogue that can be an interchange of new networks and a starting point to greater visibility for an active and creative femme culture in Italy.
We invite all interested activists, organizers, academics, artists and femme identified or people who find themselves in femme communities to contribute to the dialogue in the form of testimonies, or by sharing your research. Be a part of this historic Italian event!